{Hogwarts - Alba del Primo settembre 2001}
[Quattro anni. Il tempo passa e le situazioni mutano, gli eventi cambiano, le idee si capovolgono.
Quattro anni. Passato che si unisce al futuro, ombre che si proiettano in avanti, commistione di possibilità, ventaglio di scelte vagliate.
Quattro anni dalla distruzione di Hogwarts. Quattro anni dalla battaglia i cui echi hanno raggiunto i confini del mondo. Quattro anni di ricostruzione, riabilitazione. Quattro anni perché il prestigio torni a brillare ergendosi dalle macerie.
Quattro anni ed eccola lì, varcare il grande cancello, esporsi personalmente per ottenere un risultato ambito.
Passi leggeri che non lasciano traccia sull’umido manto erboso, brina mattutina ancora non disciolta che evapora e si unisce alla nebbia, paesaggio sfumato come un quadro impressionista, profilo che si staglia contro un plumbeo cielo.
Ancora un passo ed è nei confini, un brivido la investe, magia difensiva molto potente, nuovi incantesimi eretti per proteggersi dall’oscurità, la pelle si increspa, come a voler essere segnale di fuga, gli incanti hanno fatto il loro dovere ammantandola di candore e celando la nera energia che ormai scorre libera nelle vene.
Sembra superata la prima prova, dunque spedita si dirige verso lo studio del preside, completamente all’oscuro di come verrà accolta la sua domanda.
Secchi suoni echeggiano sulla pietra, fino rumore di tacchi che risuonano su una scala, prima la punta di un piede, poi la caviglia, infine la figura si palesa per intero. Un sorriso soddisfatto taglia il volto mentre strusciano morbide le strette stoffe che le fasciano le forme quando con un ancheggio compie l’ultima curva della discesa tortuosa. Lo sguardo si volta come a volersi assicurare che l’accesso sia ora sbarrato prima di concedersi un piccolo sospiro di sollievo, euforia e senso di vittoria la pervadono.
Nero. Nera figura. Ombra. Come un fantasma del passato che si palesa agli occhi della donna. Lampo di confusione e le palpebre sbattono come a voler scacciare questo velo d’errore. Il sorriso ancora permane così come subito l’atteggiamento torna ad essere il più naturale possibile. Testa dritta, posizione eretta, quasi si erge nelle sua eleganza mantenendo pur sempre un contegno idoneo alla sua persona, pronta a questa nuova variabile incalcolabile.]
Severus Snape